giovedì 21 aprile 2011

Ogni lasciata è persa.


Oramai sto cercando di sfruttare ogni serata priva di nuvole, sia perchè sono stato tantissimo tempo senza mettere occhio all'oculare sia perchè alla fine ogni lasciata è persa.
Stanotte sono uscito tardino, intorno alle 23:40.
La Luna si apprestava già a farsi vedere così bella ed in fase calante.
Dopo aver eseguito una collimazione del tubone ho voulto completare alcune doppie lasciate fuori dalle serate passate.
WDS S 598 - mag. 5.50/7.80 - Sep. 71.8 UMa - SAO42876
Un bel sistema triplo, facilmente osservabile già a bassi ingrandimenti. Forma un triangolo equilatero.
WDS STF1695 - mag. 6.04/7.75 - Sep:3.80 UMa - SAO 28572
Una bellissima doppia, davvero notevole l'effetto ottica del calo di magnitudine della secondaria, mi spingo fino a 166X per gustarla meglio.
WDS STF1543 - mag. 5.35/10.67 - Sep: 5.50 - UMa - SAO 99787
Coppia non stupenda. probabilmente per la difficoltà di individuare la secondaria a causa del cielo non scuro.
Dopo le doppie ho voluto provare il nuovo arrivato Hyperion 5mm su Saturno
che si mostrava a 200X abbastanza fermo, sebbene il seeing non fosse dei migliori.
I satellit osservati erano Dione solo soletto da un lato e Tethis e Rhea dall'altro lato poco distante dal pianeta, e alla estremità Titano.
Ho notato l'ombra scura degli anelli su disco del pianeta ed un sbiancatura sulla fascia Nord (tempesta?)
Infino ho fatto un viaggetto sulla Luna nella zona del Mare Crisium, rimanendo impressionato dalla forma netta e precisa dei crateri interni Pierce, Swift e Pickard.
La Dorsum Oppe si è mostrata molto frastagliata ma il seeing, peggiorato nel frattempo, fa ribollire l'ìimmagine.
Ottima l'osservazione di Cleomedes, cratere quasi interamente in ombra. Il picco centrale illuminato e curioso il fatto che fosse illuminato una parte del fondo del cratere alla base del picco stesso.
Tra i crateri più piccoli che riesco ad osservare bene, evidenzio il craterino Curtis di 3 Km.
Alle 2 decido di rientrare, la stanchezza della giornata si fa sentire e tra 5 ore suona la sveglia.
Una serata tranquilla e rilassante accompagnata anche da un bicchierino di cream di Limone della suocera che non fa mai male.
Alla prossima

martedì 12 aprile 2011

Doppie del Boote



Oltre alla Luna, stanotte mi sono dedicato anche ad alcune doppie alla portata del Rifrattore 90/910.
Complice il buon seeing sono state tutte risolte senza raggiungere ingrandimenti eccessivi.
Tutte le doppie sono state selezionate con Cartes du Ciel nella costellazione del Bootes.
STF1877 – SAO83500 – (Epsylon Bootis – Izar)
SEP.2.9 – PA.343 – MAG 2.58/4.81
La famosa Izar del Boote, risolta a 182X, la secondaria si scorge a ridosso dell’anello di diffrazione.
La primaria è di colore rosso/arancione, la secondaria sembra un verde chiaro
STF1888 – SAO101250 – (Xi Bootis)
SEP. 6.5 – PA.315 – MAG. 4.76/6.95
Già separate a 35X come due stelline molto strette.  Ben evidente la differenza di magnitudine. La primaria appare gialla e la secondaria azzurra.
STF1821 – SAO29046 – (Kappa Bootis)
SEP.13.5 – PA.235 – MAG. 4.53/6.62
Separazione semplice a 35X con la primaria gialla e la secondaria blu
STT1909 – SAO45357
SEP.2.00 – PA.58 – MAG. 5.20/6.10
Molto bella, si sdoppia nei moment di calma, per lo più a 303X si mostra come un 8 all’interno dell’anello
Sembrano entrambe bianche
STF1864 – SAO101138 – (Pi Bootis)
SEP.5.5 – PA. 194 – MAG. 4.88/5.79
Bella coppia, meglio  osservabile a 70X, la primaria è gialla e la secondaria azzurra
STF1835 AB-C – SAO120426
SEP.6.2 – PA.194 – MAG. 5.03/6.78
Con questa coppia ho usato 182X, per dividerle per bene erano anche troppi.
La primaria è gialla e la secondaria azzurro/verde?

Ptolomeus & co


Spesso capitano giornate decisamente storte, e alla sera non vorresti altro che andartene a letto, ma poi, per chi è astrofilo,metti il naso fuori dalla finestra e vedi un bel cielo sgombro da nuvole e velature.
Una bella Luna al primo quarto sembra chiamarti, senti il suo bisbiglio tra i rumori della città che dorme.
E allora tiri fuori le ultime forze, lasci perdere il mal di denti e tutte le incazzature della giornata tiri fuori gli strumenti e cominci a scrutarla, a setacciarla alla ricerca di qualcosa di particolare che attiri la tua attenzione.
Stanotte mi sono soffermato su questo bel quadretto familiare.
Ptolomeus: cratere di grosse dimensioni, a ridosso del Sinus Iridium, separato da quest'ultimo dal piccolo cratere Hershel, nel quale si nota il picco centrale e le pareti terrazzate.
Nel grande cratere invece si osserva molto bene il craterino Ammonius.
Alphonsus di dimensioni leggeremente inferiori al Ptolomeus è caratterizzato da maggiori dettagli, ben visibile il picco centrale ed un sistema di Rilles che lo attravaersa proprio in corrispondenza del picco.
Arzachel è il più piccolo dei tre crateri principali, si osservano senza difficoltà il picco centrale e il piccolo craterino A, non riesco a scorgere il sistema di rimae sul fondo.
A metà tra Arzachel e Alphonsus fa notare la sua presenza Alpetraginus,un cratere terrazzato quasi del tutto in ombra dalla quale esce il picco centrale illuminato.
I riscontri sono stati fatti con "The Moon Atlas " di Rukl

venerdì 8 aprile 2011

NGC6543 - Nebulosa Planetaria Occhio di Gatto


Questa notte in compagnia di un caro amico mi sono dedicato alla osservazioni di alcune nebulose planetarie.
L'interessa particolare l'ha destato NGC6543, meglio conosciuta con il nome di Occhio di Gatto.
La Nebulosa di magnitudine 9 si trova nella costellazione del Drago,e per la sua posizione è osservabile per buona parte dell'anno in una posizione comoda.

Lo strumento utilizzato era il newton 8", utilizzando ingrandimenti da 36X fino ad un massimo di 266X
la visione migliore è stata con il Baader Gen II da 18mm a 55X e l'Antares PL 10mm a 100X.
In entrambi i casi la nebulosa mostrava un colore azzurrognolo, e una forma ovale con le due estremità appuntite.
Il rigonfiamento centrale, ad una più attenta osservazione, mostrava una parte centrale più luminosa e chiara.
Alla sua sinistra si faceva notare una stellina di magnitudine 9, la stessa della Nebulosa.
Il primo a notare questo piccolo oggetto fu William Hershell, che chiamò, assieme ad altri oggetti simili, "nebulosa planetaria", poiché la sua forma gli ricordava quella del pianeta Urano, da lui scoperto appena 4 anni prima.
L'oggetto fu in seguito riosservato dall'astronomo francese Antoine Darquier de Pellepoix.
Il 29 Agosto 1864, William Huggins utilizzò per la prima volta uno spettroscopio per osservare la nebulosa: in questo modo egli poté confermare che si trattava di una nebulosa, in quanto lo spettro che determinò era caratteristico dei gas luminescenti; fino ad allora infatti si credeva che le nebulose planetarie fossero semplicemente una o più stelle "dai contorni sfumati" e non risolvibili. La prima pubblicazione di immagini di questa nebulosa arrivò nel 1995, quando l' Hubble mostrò al grande pubblico gli innumerevoli dettagli di quest'oggetto, compresa la stella centrale.
La nebulosa essendo di magnitudine 9,8, e di dimensioni apparenti molto ridotte, diventa visibile solo con un telescopio di media potenza, a partire dai 120-150mm di apertura. Reperire l'esatta posizione in cielo non presenta grosse difficoltà, trovandosi quasi esattamente 4,5° ad est della  stella ζ  Draconis un astro di terza grandezza.
fonte: wikipedia
La Nebulosa in un disegno di Jeremy Perez

martedì 5 aprile 2011

Luna a barchetta

Foto realizzata con compatta digitale Canon Powershot A1100IS

A molti sarà capitato di osservare, specie nelle regioni più a sud, il fenomeno particolare in cui la Luna poco prima del tramonto, dopo il novilunio, assume una caratteristica forma di barchetta, con le cuspidi rivolte verso l’alto quasi a pari altezza. Molto meno osservato il fenomeno reciproco in cui il nostro satellite al suo sorgere si presenta con le cuspidi verso il basso che toccando l’orizzonte formano un curioso ponticello. Se la parte illuminata è sotto quella oscura si parla quindi di Luna a barchetta mentre se la parte illuminata è sopra si parla di Luna a ponte. Man mano che dopo la levata l’altezza della Luna aumenta, la falce si raddrizza fino ad essere perfettamente verticale quando la Luna passa in meridiano. Molto interessante a livello fotografico per riprese d’effetto è ovviamente la luna “seduta”, quando galleggiando nell’aria sembra scivolare sul nostro orizzonte. Nel mese di marzo, ed ancor meglio in aprile, potremo cominciare ad osservarla; la Luna nei primissimi giorni dopo la congiunzione con il Sole si presenterà bassa sull’orizzonte con la caratteristica posizione a barchetta.
Foto realizzata con compatta digitale Canon Powershot A1100IS
 

Saturno: Opposizione 2011 - 1

La prima serie osservazione del gigante con gli anelli prossim alla opposizione l'ho eseguita la notte del 3 Aprile.
Fortunatamente un buon seeing mi ha concesso di notare diversi particolari sul disco, anche se sfortunatamente la tempesta non era di passaggio in quel momento.
La divisione di Cassini era netta e ben definita e diverse variazioni di tonalità sul disco indicavana la presenza di diverse bande.
I satelliti presenti in quel momento erano 5, Mimas, Tethi, Encelado,Rhe e Dione.
L'osservazione è stata eseguita con il rifrattore 90/910, raggiungendo un ingrandimento massimo di 303X.

venerdì 1 aprile 2011

Urban Sky Night - Galassie di città.


Come da programma della serata i principali obbiettivi della notte tra il 31 Marzo e il 1 Aprile sono state alcune Galassie brillanti.
Oggetti relativamente semplici, anche se sotto un cielo urbano nulla è semplice.
Tanto per scaldare i motori ho puntato prima l'ammasso NGC1502 nella Giraffa, posto alla fine della Kemble 1.
Già osservato la sera prima col 4" ma con lo specchione è stata una vera e paicevole sorpresa.
Stelline in ogni dove, le due (doppia?)brillanti al centro erano accerchiate da almeno una 30ina di stelline finissime.
Mi butto subito dopo nella Grande Orsa con la coppia M81 e M82.
La sigaro ha una ferma ben delineata, un parte è molto più marcata, riesco ad osservarla bene fino a 100X.
M82 invece si presenta con la forma ovale tipica ed il nucleo non stellare molto luminoso. Meglio osservata con il Baader GenII 18mm a 55X
Passo poi a M51, che si mostra come un batuffolo di forma circolare, ilnucleo molto tenue, e appena visibile o percettibile la compagna interagente.55X anche in questo caso.
M3, il bel globulare dei Cani da Caccia, anch'esso già osservato con 4", meglio si presta stasera, con il nucleo granuloso e la periferia rarefatta in stelline brillanti.
Cambiamo decisamente zona e passo al Leone con la coppia M65/M66.
Entrambe nel 25mm PL, con il 18mm a 55X ancora entrambe nello stesso campo, nettamente migliore la visione distolta, con forme più definite.
M53, il globulare della Chioma di Berenice fa sempre la sua figura, suggestiva la visione con nel campo du stelle allineate, una gialla e l'altra azzurra. La periferia si mostra parzialmente risolta con un punto come se ci fosse una sbavatura di 3/4 stelline.
Si scivola verso la Vergine, con M104, impatto visivo gradevole con l'asterismo Jaws.
La galassia mostra la sua tipica forma a Sombrero, racchiusa tra le 3 stelle che spesso si usano per individuarla.
A 100X regge bene l'osservazione, anche se il cielo comincia un pò a peggiorare in lattescenza.
Si va verso M59/M60, entrambe nel campo del 18mm, formano un asterismo romboidale con 2 stelle di campo. M60 molto marcata e la forma è evidente e si nota subito, la sorella forma più allungata e meglio distinta in distolta.
Il Saturno di stagione, fino a 312X si riesce a reggere ecentemente, oltre si nota un seeing avaro.
Quattro i satelliti ben visibili, tutti dallo stesso lato. Titano e Rhea alla estrema DX il primo sopra e il secondo sotto.
Appena sotto l'anello in fila Encelado e Thetis.
 Diversele doppie osservate nell' Orsa Maggiore.
STF1306 - SAO 14788 - Mag. 4.87/8.85 - Sep. 3.9
A 166X la secondaria si nota appena a ridosso della primaria, aumentando invece si confonde spesso con gli anelli di diffrazione.
STF1695 - SAO 28572 - Mag. 6.04/7.75 - Sep. 3.80
Veramente una bella doppia, la primaria è gialla e la secondaria azzurra? Verdina? Ben risolta a 333X
S 598 - SAO42876 - Mag. 5.50/7.80 - Sep. 71.8
Questa è stata la più bella della nottata. Semplice perchè ben separata a bassi ingrandimenti, in realtà sembra una tripla, porbabilente prospettica.
La forma tipica triangolare, con la primaria gialla, la secondaria azzurro/blu e una terza componente credo di 10 mag.
Appagato da questa nottata urbana saluto la città e le sue luci e vado a dormire, purtroppo sveglia presto per andare al lavoro.